I trulli di Alberobello. Un secolo di tutela e di turismo

Una mostra e un libro: dal 15 al 22 giugno – Camera di Commercio di Bari


I trulli di Alberobello. Un secolo di tutela e di turismo

I trulli: pietre che parlano, stenogrammi architettonici dell’innovazione nella tradizione. Alle tipiche costruzioni che danno tratti unici al paesaggio pugliese l’Associazione culturale di Alberobello “Trulli, Tutela, Turismo” e la Camera di Commercio di Bari hanno dedicato una mostra. L’ente camerale barese la ospiterà nel proprio salone fino al 22 giugno.

“I trulli di Alberobello. Oltre cento anni di tutela e di turismo”, il titolo del percorso espositivo ricco di documenti d’archivio, fotografie d’epoca e contemporanee, quest’ultime di Cosmo Laera, manifesti, cartoline, disegni, testimonianze, video e oggetti che restituiscono profondità storica a un insediamento e a una comunità che hanno incuriosito gli studiosi e i viaggiatori di tutta Europa e che oggi incanta visitatori provenienti da tutto il mondo.

Contestualmente è stato presentato il libro di Annunziata Berrino, “I trulli di Alberobello. Un secolo di tutela e di turismo”, edito dal Mulino di Bologna.

“Sostenendo questa duplice iniziativa – ha spiegato il presidente della CdC di Bari Alessandro Ambrosi – abbiamo voluto riconoscere il valore di una importantissima esperienza architettonica e storica che costituisce un tratto inequivocabile del paesaggio rurale barese e pugliese. Un paesaggio che grazie ai trulli ha acquisito nella storia una forte rilevanza identitaria, e non a caso le cupole e i pinnacoli dei trulli ricorrono spessissimo nei brand della Puglia turistica.La Cameradi Commercio li ha resi protagonisti di una propria campagna di comunicazione istituzionale. Oggi finalmente si è compresa l’importanza della valorizzazione e della promozione d’insieme: la campagna è anche turismo e il turismo è buona cucina e anche artigianato. I trulli sono eccellenze territoriali e quindi vanno promossi e valorizzati con il massimo impegno”.

Il libro e la mostra ripercorrono e illustrano la vicenda dei trulli di Alberobello, tutelati dallo Stato italiano dal 1910 e iscritti nella lista del patrimonio mondiale dell’Umanità nel 1996. Inun momento storico in cui la cultura e il turismo rinnovano così il proprio interesse per l’integrità dei luoghi, la bellezza dei paesaggi e i valori sociali e morali delle comunità della Puglia, il volume della professoressa Berrino[1], esperta di storia del turismo, è una testimonianza importante che, in coincidenza con le celebrazioni dei cento anni di tutela e di turismo di Alberobello, è occasione dotta per confermare il valore di un'esperienza storica, umana e di una vita comunitaria plasmatasi nel pieno rispetto dell'ambiente.

“Sin dalla metà dell’Ottocento – ha detto Annunziata Berrino - la particolarità delle costruzioni in pietra pugliesi e, dunque, anche dei trulli di Alberobello, attira l’attenzione della cultura europea. Ci si chiede se sono elementi archeologici o altro. Io trovo che siano costruzioni senza tempo, espressione dell’innovazione nella tradizione, di una tecnica costruttiva che si riproduce da due Millenni, una tecnica in cui la rilevanza dell’elemento umano, della sue capacità, è determinante. Una capacità di costruzione perfettamente in armonia con l’ambiente naturale”.

“Un libro che dà la misura di ciò che è stato e di ciò che può essere”, ha dichiarato la prof.ssa Fenisia Gramolini, presidente dell’associazione culturale di Alberobello “Trulli, Tutela, Turismo”, con l’augurio, citando Marc Augè “che per i trulli di Alberobello da essere non luoghi, cioè destinatari prevalentemente di un turismo di passaggio, ci possa essere un futuro che abbia tempi diversi, più lenti, coerenti con lo spessore della loro storia”, in cui la pietra ha un’importanza strutturale, fondante, come ben evidenzia Marco Polo nelle “Città invisibili” di Italo Calvino.

Sono intervenuti alla presentazione, anche il vice presidente della Provincia di Bari, Nuccio Altieri, il sindaco di Alberobello, Michele Longo, l’assessore del Comune di Bari, Filippo Barattolo, il presidente della commissione cultura della provincia di Bari, Nicola De Matteo e Tommaso Galeoni, referente regionale per “Italia Nostra”.

Bari 15 giugno 2012

Info per il volume: annunziata.berrino@unina.it tel. 339.1083747

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